"In questa società comanda soprattutto chi ha la possibilità di convincere. Convincere a fare le cose: acquistare un’auto invece di un’altra, un vestito, un cibo, un profumo, fumare o non fumare, votare per un partito, comperare e leggere quei libri. Comanda soprattutto chi ha la capacità di convincere le persone ad avere quei tali pensieri sul mondo e quelle tali idee sulla vita. In questa società il padrone è colui il quale ha nelle mani i mass media, chi possiede o può utilizzare gli strumenti dell’informazione, la televisione, la radio, i giornali, poiché tu racconti una cosa e cinquantamila, cinquecentomila o cinque milioni di persone ti ascoltano, e alla fine tu avrai cominciato a modificare i pensieri di costoro, e così modificando i pensieri della gente, giorno dopo giorno, mese dopo mese, tu vai creando la pubblica opinione la quale rimugina, si commuove, s’incazza, si ribella, modifica se stessa e fatalmente modifica la società entro la quale vive. Nel meglio o nel peggio!"

giuseppe-fava-foto

In memoria di Giuseppe Fava, a 36 anni dal suo omicidio, sull'importanza del quarto potere. Fonte

L'importanza di queste considerazioni si estende naturalmente anche alla comunicazione scientifica: un mondo che percepisce la scienza come "processo mediante cui accumuliamo conoscenza a profitto di pochi" è, per forza di cose, un mondo in cui i cittadini perdono fatalmente il proprio amore per il metodo scientifico stesso, così come perdono la fiducia nella comunità dei ricercatori e, di conseguenza, sottraggono loro il potere di apportare miglioramenti (anche sostanziali) alle società di cui fanno parte. Il negazionismo intorno al riscaldamento globale è emblematico.