L'OMS ha pre-pubblicato i dati del Solidarity trial, uno studio sui trattamenti attualmente disponibili per il COVID-19.

Lo studio ha coinvolto:

  • 11.000 pazienti;
  • 400 ospedali in tutto il mondo.

Contesto§

Lo studio NON si focalizza solo sul remdesivir, sul quale comunque si ripongono la maggior parte delle speranze, ma su 5 farmaci che sono stati somministrati off-label sin dalle fasi iniziali della pandemia, cioè:

  • Idrossiclorochina;
  • Ritonavir/Lopinavir (in associazione);
  • Interferone-β1;
  • Remdesivir.

Le due terapie con idrossiclorochina e ritonavir/lopinavir sono state praticamente abbandonate mesi fa, dato che non mostravano un incremento della sopravvivenza dei pazienti in nessuno studio significativo, per cui non diciamo nulla di nuovo ribadendo la loro inefficacia. Restano gli altri due.

Interferone§

L'interferone-β1, che inizialmente veniva somministrato in associazione con lopinavir, è stato successivamente testato da solo ed ha mostrato effetti minimi, se non nulli, sui pazienti. Va detto, però, che lo studio non dice granché sui risultati che sarebbe stato possibile ottenere con una somministrazione precoce (o comunque non così tardiva) del farmaco ed infatti sono già stati programmati dei trial per testare l'efficacia in condizioni differenti.

Remdesivir§

Inizialmente ideato per contrastare la diffusione dell'ebola, il remdesivir è un antivirale ad ampio spettro che bersaglia l'RNA polimerasi RNA dipendente (RdRp) di molti virus ad RNA.

Secondo le conclusioni del Solidarity Trial, neanche il remdesivir avrebbe effetti rilevanti, per lo meno su pazienti ospedalizzati in gravi condizioni. È deceduto l'11% dei 2743 pazienti ricoverati e trattati col farmaco contro l'11.2% del gruppo di controllo: gli autori arrivano perciò alla conclusione che il farmaco non abbia alcun beneficio significativo. D'altra parte l'azienda produttrice, Gilead, risponde ricordando i risultati di altri tre trial più robusti, anche se più piccoli, che hanno fornito risultati decisamente meno disfattisti.

Per più robusti si intende randomizzati ed in doppio cieco, quindi meno soggetti alle oscillazioni casuali del Solidarity Trial, i cui risultati non sono stati peraltro ancora sottoposti a peer-review, né pubblicati sul New England Journal of Medicine, cosa che invece hanno fatto gli altri tre trial.

Per concludere§

Non c'è neanche bisogno di discutere di idrossiclorochina, dato che l'unica vera ragione per cui si è sperato molto che funzionasse era il prezzo.

La più grande delusione è stata data dai risultati sull'interferone.

Il remdesivir non è stato né bocciato del tutto, né approvato del tutto da nessuno (né FDA, né EMA, né altre agenzie), ma sicuramente le aspettative nei suoi confronti sono state un po' ridimensionate.


Fonti: