Paxlovid è un farmaco di Pfizer per il trattamento del Covid-19 che può essere assunto anche da pazienti con sintomatologia moderata e non in regime ospedaliero. Si assume per via orale due volte al giorno per cinque giorni. E funziona.

Innanzitutto: cosa c'è dentro? La terapia prevede la cosomministrazione di due attivi: Ritonavir, già utilizzato nel trattamento dell'infezione da HIV, e Nirmatrelvir. Sono entrambi degli inibitori di proteasi, ma mirano a target differenti.

Nirmatrelvir§

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nirmatrelvir, formula di struttura

Nirmatrelvir ostacola l'attività della proteasi 3CL (o Mpro), la principale proteasi di SARS-CoV-2; così, impedisce il clivaggio di lunghe catene ammidiche, determinando la formazione di proteine disfunzionali e prevenendo quindi la replicazione virale.

Un recente studio, a tal proposito, mostra l'efficacia di Nirmatrelvir sia in vitro che in vivo sulle principali varianti note, eccezion fatta per Omicron, su cui comunque è ragionevole ipotizzare l'azione perché la proteasi 3CL è piuttosto conservata.

Ritonavir§

ritonavir-formula-di-struttura
ritonavir, formula di struttura

Ritonavir, invece, lavora da "parafulmine epatico", cioè si frappone tra il farmaco vero e proprio ed il citocromo P450 3A4 (CYP3A4), un enzima che tende a degradare gli inibitori di proteasi virali e che, nel nostro caso, determinerebbe una riduzione della biodisponibilità (si parla di booster farmacocinetico, utile perché abbiamo scelto la via di somministrazione orale).

Clinica§

Venendo alla clinica, sono stati pubblicati su NEJM i risultati di un trial di fase 2-3 che ha coinvolto oltre 2200 pazienti in tutto il mondo. Paxlovid ha mostrato un'efficacia dell'89% nel ridurre il rischio di ricovero e morte senza reazioni avverse rilevanti.